giovedì 3 agosto 2023

SE SAPESTE QUELLO CHE NON VI VIENE DETTO (DAI MEZZI DI INFORMAZIONE DI MASSA)...


Anche oggi ho guardato, o per meglio dire, ascoltato, l'ennesima testimonianza di persona morta (clinicamente, a seguito di danni fatali agli organi, per trauma o malattia) e resuscitata la quale, non solo è guarita da una condizione clinica terminale e irreversibile ma ha portato con sè la memoria di quello che ha visto, udito, percepito, durante quel tempo terrestre che lei era morta.
Una persona "normale", con una vita "normale", spesso e volentieri nemmeno una vita "facile", che testimonia di una esperienza perfettamente vivida nella sua memoria ma così "incredibile" da creare enorme imbarazzo nel raccontarla ad altri.
Chi racconta queste esperienze non lo fa per "fama", perchè, al contrario, il rischio è quello, soprattutto oggi, di venire diffamati, vilipesi, accusati di insanità mentale, di mentire.
Il più delle volte queste persone tengono per sè questi racconti, al massimo provano a confidarli alle persone più vicine e vedere come queste reagiscono.

A oggi, credo forse di averne ascoltate una ventina di queste testimonianze, senza essere andato a cercarmele, semplicemente mi sono state suggerite dagli algoritmi di YouTube.
Queste esperienze extra corporee non sono una novità, sono ben note da decine di anni, e i primi ricercatori pionieri in materia gli hanno dato un nome ben preciso: NDE, Near Death Experience, ovvero esperienze prossime alla morte.
Il termine "prossime" qui è solo a indicare che la "morte" non è stata "definitiva", ma si tratta comunque di morte "clinica".
Come il caso di quel ragazzo affogato nelle acque gelide di un laghetto ghiacciato e rimasto senza battito cardiaco per quasi un ora ("John spent 15 minutes underwater before being pulled up by rescue forces. He was taken to St. Joseph Hospital West, and after 43 minutes of unresponsive CPR, doctors were ready to pronounce him dead."), un caso divenuto nazionale negli USA perchè nei media le tragedie fanno sempre notizia... salvo che questa tragedia poi è finita in qualcosa che è oggi bisogna definire con l'espressione "guarigione inspiegabile" o "regressione spontanea", perchè la parola "miracolo" sa troppo di credenza religiosa, di superstizione, cose di altri tempi quando la gente era ignorante.

Come dicevo l'esistenza di queste esperienze e di chi le testimonia non sono una novità, la novità è che oggi, solo oggi, grazie a Internet e a piattaforme di condivisione come YouTube tali esperienze e testimonianze diventano accessibili a tutti.
C'è un sito web, per esempio, ndefr[.]com, che è stato creato per ospitare le storie e i documenti medici e per vagliare le esperienze NDE raccolte nel tempo.
A oggi sono circa 3000... solo quelle presenti e documentate in quel sito. E sono in gran parte recenti, contemporanee.

L'esistenza della vita dopo la morte, l'esistenza di Dio e di Gesù come entità spirituali ma "reali" seppure in una dimensione non materiale, con migliaia di testimonianze a supporto, la possibilità concreta di guarigioni miracolose associate a esperienze spirituali, dovrebbero essere notizie a cui dare gran risalto mediatico, notizie che danno risposte a domande che l'uomo si porta dentro da sempre, da centinaia di migliaia di anni ma che fino a oggi non trovavano risposte che nelle speculazioni e nelle credenze religiose... ma in fondo, si dice, non si può essere certi di nulla perchè nessuno dopo morto è mai tornato indietro a raccontare cosa ci sia nell'aldilà, ammesso che ci sia un aldilà.

Ecco... invece non è più così... non è più vero che "nessuno sia tornato indietro dopo morto" di testimonianze ce ne sono a migliaia solo che... NON VI VIENE DETTO.

Ecco perchè sto scrivendo questo post... perchè ogni volta che ascolto una di queste storie mi domando "ma perchè non le ho mai sapute prima?" ma perchè nessuno di coloro che conosco di persona ne sa nulla? ma perchè di cose così importanti e fondamentali per la formazione della filosofia, dell'etica, della morale, per dare senso e significato alla vita non si parla mai nei mezzi di informazione di massa?

La risposta è semplice... non se ne parla perchè "fa comodo" a quelli che controllano l'informazione (che sono gli stessi che facevano credere che il Covid19 era peggio della peste nera, e che non ci fossero cure e che i vaccini sperimentali a mRNA fossero efficaci e sicurissimi, e gli stessi che vogliono far credere che il CO2 sia peggio della peste nera e che tutto sia sacrificabile pur di non morire... perchè "di vita ce n'è una sola" e dopo la morte "il nulla") i quali hanno particolarmente interesse a diffondere una cultura estremamente materialistica rispetto alla quale la vita è solo quella fatta di cose tangibili e di piaceri effimeri, rispetto alla quale fare bene o fare il male è solo relativo alla utilità individuale (è bene se è utile a me) o sociale (è bene se è utile alla società), e rispetto al quale la morte è la vanificazione della vita stessa, la tragedia peggiore che può capitare ai vivi.
E con la paura di morire ben insegnata (in segnare, segnare dentro) nelle menti delle masse, queste sono molto più facilmente controllabili e manipolabili.
Perchè chi crede che morendo perde tutto, è disposto a dare e fare tutto pur di non morire, ma chi crede che morendo continuerà a vivere non è disposto a cedere a qualsiasi ricatto che minacci la morte come conseguenza.
Curiosamente, nemmeno le "istituzioni" religiose appaiono molto interessate a parlare di questi "casi" di queste migliaia di testimonianze di vita oltre la morte... perchè?
Beh... semplice... spesso e volentieri queste testimonianze non sono "allienate" con le dottrine teologiche principali.
Spesso e volentieri anche persone che molti predicatori non esiterebbero a definire "peccatori" non finiscono all'inferno, anzi tutt'altro.
Spesso e volentieri le testimonianze parlano di vite multiple per la stessa "anima" e di reincarnazioni.
Spesso e volentieri la descrizione di Dio e di Gesù (che è spesso presente ma non sempre) non corrisponde a quella "canonica" della dottrina di questa o quella fede o denominazione religiosa.

Quindi... NON VIENE DETTO, non VI viene detto.
E ogni volta che ci rifletto su questa cosa mi tornano alla mente le parole di Barrie Schwortz, il fotografo documentarista ufficiale del Shroud of Turin Research Project (STURP), il primo e unico team di esperti e scienziati che hanno avuto l'autorizzazione di fare analisi approfondite sul telo conosciuto col nome di "Sacra Sindone".
Barrie Schwortz ha creato un sito web, 27 anni fa, per rendere accessibili a chiunque quelle informazioni, i risultati di quegli esami e analisi che lui assieme ai colleghi aveva raccolto nel 1978 e che dimostravano che se quel telo fosse il risultato di un artefatto, ebbene sarebbe l'artefatto umano più complesso e irriproducibile della storia (irriproducibile nemmeno con la tecnologia di oggi), altrimenti non rimane che accettare la possibilità che l'origine sia non umana, soprannaturale.
In un monologo in un TEDx talks di dieci anni fa, Barrie Schwortz disse: "[prima di decidermi a creare il sito web] negli anni mi accorsi che le notizie dei mezzi di informazione davano sulla Sacra Sindone, erano spesso ingannevoli se non addirittura false".
Ecco, quelle sono le parole che mi tornano alla mente, assieme all'aneddoto da lui raccontato in quello stesso monologo: "nel 1996 mi chiama al telefono un mio amico che mi disse - Sai di quella Sacra Sindone con cui hai a che fare? - e io gli risposi - Si? so di quella Sacra Sindone con cui ho a che fare - e lui a me - Lo sai? alla fine è stato scoperto che è una foto fatta da Leonardo Da Vinci! -. In un primo momento pensavo stesse scherzano ma poi ho capito che diceva sul serio e quindi gli domandai - Scusa mah... dov'è che hai trovato quella informazione? - e mi disse - Beh, mia moglie e io eravamo alla cassa del negozio di alimentari e là, in uno degli scaffali, c'era un quotidiano "The Enquirer" -"
Se bisogna pubblicare la notizia che la datazione al C14 dimostra che la tela della Sacra Sindone non è vecchia di duemila anni ma è un manufatto del 1200-1400 allora titoloni, perchè tutto è notizia ciò che può smentire e danneggiare la fede Cristiana.
Se invece giunge alle redazioni notizia dell'esistenza di prove che dimostrano la non origine umana della colorazione e l'autenticità del telo (dalla presenza di pollini particolari, dalla tipologia di sbiancatura del lino, dalla presenza di macchie non visibili a occhio nudo che corrispondono alla ferita al costato, dalla presenza di macchie di sangue umano con alta concentrazione di bilirubin tipico di chi viene sottoposto a tortura) e che la datazione al C14 è con ogni probabilità stata falsata sia dall'incendio del 1532 che dalla presenza di fibre di lino usate per la riparazione... allora no, silenzio, tutti zitti... che non si sappia in giro.

Ecco, i media mentiscono su tutto quello che conta, quello che veramente può cambiare i paradigmi filosofici e la scala dei valori di intere popolazioni e renderle meno manipolabili.
E su cosa mentono tra le altre cose?
Sulla Sacra Sindone.
Negare, negare tutto e disinformare perchè non sia mai che troppi comincino davvero a credere che quel telo sia la prova materiale dell'esistenza di un uomo, Gesù, che ha lasciato dietro di sè una testimonianza soprannaturale.
Non sia mai che i milioni di atei e agnostici così faticosamente conquistati nei secoli, cominciassero a dubitare la narrativa che dice che i Vangeli sono dei "falsi" e che Gesù non è mai esistito e se anche fosse esistito non era niente altro che uno dei "tanti" predicatori di "quel tempo".
E che le religioni sono tutte uguali, una vale l'altra, sono tutti false uguali.

Il problema maggiore oggi non è tanto che la gran parte della gente "non sa", la cosa grave è che "non sanno di non sapere", sono stati indotti a credere di sapere tutto ciò che c'è da sapere quando la realtà è tutto l'opposto.
"So di non sapere" è un detto attribuito a Socrate, pervenutoci attraverso il racconto di Platone, filosofo greco. Il concetto, anche chiamato paradosso socratico, è ritenuto il fondamento del pensiero del filosofo greco, perché basato su un'ignoranza intesa come consapevolezza di non conoscenza definitiva, che diventa però movente fondamentale del desiderio di conoscere.

Se non si sa di non sapere, non c'è nemmeno il movente per conoscere quello che ancora non si sa.

#HalEx
#SaperDiNonSapere
#QuelloCheNonViVieneDetto
#TempoDiRisveglioSpirituale



lunedì 5 agosto 2019

[SOLVED] Xiaomi Xiao Yi HOME CN12 – This camera can only be used within China

[UPDATE!] 2019 08 06: The provided fix works also with the latest firmare ver. 1.8.7.0C_201705091058

[HINT!] Direct downgrade from firmware ver. 1.8.7.0C to ver. 1.8.6.1  isn't possible. You need to first downgrade to ver. 1.8.5.1 (I used 1.8.5.1K_201508311131), then upgrade to ver. 1.8.6.1


THE STORY

This last 14th July a friend of mine has appointed me to fix his camera Yi Home 720P model CN12 which all of the sudden, after an unintentional consent to the camera firmware upgrade, stopped to work.
The camera would say “This camera can only be used in China” and would shut down.
I first tried the "old school" fix... which was to downgrade the camera firmware to one of the 2015 versions.
To my great dismay with none of the five, year 2015 (1.8.5.1 B to N), "region unlocked", original firmwares for CN model that I tried, the camera were able to connect to the given Wi-Fi network.(it took me hours of attempts to rule out the possibility that there was something wrong on the Wi-Fi settings or on the camera hardware, and that instead the failure on connecting to the Wi-Fi was only due to the firmware and Yi Home app versions in use. Grrrrrrrr )
Only with use of year 2016 firmwares (1.8.6.1 A to B) the camera were able to connect to the local Wi-Fi, but then the "region lock" were operative and the camera would shut down soon after saying "This camera can only be used in China".
That was the 1ST "NO GO".

I realized that the manufacturer have been able to prevent the use of old firmwares by changing the way the YI Home app encode the Wi-Fi ID and password in the QRcode. They implemented a new way that only the newer firmware versions were able to decode properly.
I then tried to search, find, download, install, try, some older version of the YI Home app, to see if I could get to have the camera connected to the Wi-Fi with a 2015 firmware running on it... after having tried about ten apps in vain, it turned out that it was all just another waste of time.
That was the 2ND "NO GO".

So, established that a firmware downgrade couldn't solve the problem, I started to search for any possible "hack" of a 2016 version firmware.
I first found the yi-hack-v4 (https://github.com/TheCrypt0/yi-hack-v4) which apparently could have contained a workaround to the "region lock" issue... I was going to give it a try when, by reading the Issues list on yi-hack-v4 Github page, I found one thread specifically related to the CN12 model (https://github.com/TheCrypt0/yi-hack-v4/issues/46).
By reading that thread I realized that the yi-hack-v4 was defenitely not compatible with the camera I was working on.
That was the 3RD "NO GO".

By going on reading the said thread I then learned of the existence of another "hack", the Fritz Yi-hack project (https://github.com/fritz-smh/yi-hack), which anyway wasn't a solution to the "region-lock" issue.
But, luckily, in the README of the Fritz Yi-hack project, the author had written a paragraph dedicated to the "models that are usable only in China" and there he provided the link to this web page https://diy.2pmc.net/solved-xiaomi-xiao-yi-ant-home-camera-can-used-china
The clever solution I found there was based on the use of a Telnet session to access the camera filesystem and doing the required modification.
Unfortunately, as my camera couldn't connect to the local Wi-Fi, it wasn't possible for me to start a wireless Telnet session.
That was the 4TH "NO GO".

Fortunately in that same page, the author has provided the link to the work of JonesChi which should have been able to perform the "hack" "off-line" without the use of a Telnet session and manually given commands... that was a great news for me... but... that solution was claimed to run only on camera with firmware version 1.8.6.1C.
I only had available the original CN version 1.8.6.1B_201603181307 (found here http://xiaoyi.querex.be/firmwares/) so I tried to find the "C" version... it turned out that finding that version wasn't easy at all.
After having checked dozens of sites, broken links, fake download, wrong firmwares versions, etc... I finally found one only download (this one https://drivers.softpedia.com/get/SCANNER-Digital-CAMERA-WEBCAM/XiaoYi/XiaoYi-Yi-Home-Camera-Firmware-1861C201605191103-CN.shtml) wich apparently was a valid 1.8.6.1C for CN cameras... yet using that firmware had made me feel very uncomfortable due to unknown and untrusted uploader which could have been someone who had hacked the firmware to open a backdoor and remotely access the camera video streaming... uhmmmmm.
Anyway, I took the risk and I installed the firmware on the camera, then copied the JonesChi scripts on the micro SDcard, inserted the card in the camera, switched on an waited for the "hack" to be automatically applied according to the author claim...
But... nothing happened! :-/
That was the 5TH "NO GO".

I couldn't understand what was actually going on, I wasn't even sure that the firmware I installed was actually version 1.8.6.1C as the name of the downloaded file isn't a sure proof of the file contents.
I decided to give a look at the shell script code that JonesChi wrote in factory_test.sh file saved inside the "test" folder...
The script was fairly simple; basically what it was supposed to do was just to rename the original cloudAPI file (which is a binary executable), make a backup copy of that file with name cloudAPI.bak in the SD card and copy a new cloudAPI file (which is a shell script) from the SDcard to the same location of the original cloudAPI file.
So, when the script is executed a new file cloudAPI.bak should appear in the SD card, but in my case that didn't happen!
Now, the question was... is the script executed but then something goes wrong so that the original cloudAPI file can't be copied to the SD card or... the script isn't executed at all?
I was in need to access the camera via a Telnet session to check the boot process and get some clues of why the "hack" didn't work.
As I already said above my camera couldn't connect to the local Wi-Fi, it wasn't possible for me to start a wireless Telnet session, I had to try to make a wired connection.


I remembered I had somewhere a very old (about 17 years old) Serial RS232 UART to TTL adapter which was an accessory of my Panasonic GD76 first Polyphonic GPRS mobile phone...
I then opened the camera casing, found the TTL serial port lines pads, identified the Rx and Tx pad, soldered a couple of wire, connect the wires to the UART to TTL adapter, connect the adpater to the computer serial port, downloaded the proper version of Putty terminal emulator, run the emulator, power on the camera and...
NOTHING! no go! it didn't work, nothing were displaying on the terminal emulator window... eventually the adapter I tried wasn't suitable for the use I was making of it.
That was the 6TH "NO GO".

I had no other choice than going back to the test script and trying to use it to get the information I needed and debug the execution. 
After a few additions and modification to the script I found out that it wasn't executed at all... why? the filename factory_test.sh wasn't recognized as valid filename by the camera firmware.
I then renamed the script from factory_test.sh to equip_test.sh and, yes!, the script was executed... but then the camera went in a bootloop :-/
The script tries to make the “hack” modifications, then it reboot the camera... at the next boot the camera execute again the script, the script code checks if the “hack” has been applied or not, if not it repeat the modifications and the reboot...
So, for some reasons, the script commands to apply the “hack” were failing and therefore the script kept repeating the commands and rebooting in an endless loop.
Now I had to find out why  the script commands to apply the “hack” were failing...
Using a various combination of Linux shell commands and redirection of the standard output to a file (and borrowing some commands from the script equip_test.sh, found in 1.8.6.1B_rtspfix.zip mod available here http://xiaoyi.querex.be/firmwares/ ) and repeating the cycle
"- cycle BEGIN
1) unplug the camera cable
2) remove the sd card from the camera
3) insert the sd card to the card reader connected to the PC
4) open the sd card and check the contents
5) edit the script
6) unmount the sd card
7) remove the sd card from the reader
8) insert the sd card on the camera
9) plug the power cable to the camera
10) wait for the boot to be completed till reboot
- cycle END”
dozens times, i I've finally been able to figure out what was the problem and to apply a fix.

Finally... “I DID IT!” :-D

The JonesChi script commands were failing because their source and target file were given with a wrong path (wrong for the case of the CN12 model camera I was working on).
The source file path was set to /home/app while the correct one was /home... and the destination file path pointing to the SD card was set to /tmp/sd instead of /home/hd1.
Moreover, as the camera boot process halts after the complete execution of the script, then the script must be renamed or deleted after its first execution, when the "hack" is applied.

Once I fixed the script and the “hack” have been applied, the camera was finally running on firmware 1.8.6.1B and free from the “region-lock/region-ban” restriction.

THE SOLUTION
For convenience of whoever found this page in search of a solution that works on a CN12 camera here below is the modified version of the JonesChi script that works on that camera.
Just replace the text in /test/factory_test.sh with the following and rename the file to equip_test.sh [ATTENTION! In Windows you need to use a text editor that can keep the Unix line endings (LF) when saving the file. See here http://wiki.secondlife.com/wiki/How_to_avoid_DOS_line_endings_in_Windows_tools]
Hope this helps! :)

P.S. Many thanks to Csaba Peter for his findings and clever solution and the article he published on this page https://diy.2pmc.net/solved-xiaomi-xiao-yi-ant-home-camera-can-used-china/.
All the best!

#!/bin/sh

# JonesChi's script.
# Modified by halnovemila (HalEx) to work on CN12 model

timestamp=`date`
sdcarddir=`dirname $0 | sed -n 's/\/test//p'`
testdir="${sdcarddir}/test"
logfile="${testdir}/hacklog"

echo "Current dir= ${testdir}" >> $logfile
echo "SDcard dir= ${sdcarddir}" >> $logfile
cat /home/version >> $logfile
echo "========== LIST OF /home ============" >> $logfile
ls -l /home >> $logfile

if [ -f /home/cloudAPI_real ]
then
   echo "Already hacked ${timestamp}" >> $logfile
   sync
else
   echo "Start hacking ${timestamp}" >> $logfile
   cp /home/cloudAPI $sdcarddir/cloudAPI.bak
   mv /home/cloudAPI /home/cloudAPI_real
   cp $sdcarddir/cloudAPI /home/cloudAPI
   echo "Done hacking ${timestamp}" >> $logfile
   # fix bootcycle
   mv $testdir/equip_test.sh $testdir/equip_test.sh.moved
   sync
   reboot
fi

# ATTENTION!
# Once the script is executed the boot process is halted,
# nothing else will be executed.
# Therefore if the hack has been already applied
# and this script executed,
# the camera will not complete the boot process
# and will seem like if it's not working.  

martedì 1 marzo 2016

LA SOVRANITà MONETARIA, LE BANCHE E QUELL'ARTICOLO 1834 DEL C.C. ... LA SOLUZIONE FUTURA (UN GIORNO, FORSE).

Molti oggigiorno additano al sistema bancario, alle banche in generale, la colpa del dissesto finanziario, fatto di enormi "buchi", che coinvolge e affligge anche l'economia "reale", e quindi la vita di milioni di persone.
Più o meno tutti puntano il dito contro un unica cosa, sebbene imputata di volta in volta a diversi soggetti e con nomi diversi: il potere del sistema bancario di fare "quello che vuole" con "i soldi" della "gente".
Un potere assoluto, insindacabile.
Sia esso quello delle banche centrali che decidono quantità di nuova valuta da immettere sul mercato, ed i tassi di interesse; o sia quello delle banche commerciali di "usare" i soldi ricevuti "in deposito" per DARLI IN PRESTITO A CHI VOGLIONO, o fare qualunque tipo di ACQUISTO (sia esso di beni materiali, o di prodotti finanziari, come obbligazioni e titoli di stato) in modo completamente DISCREZIONALE, e alla completa "insaputa" dei clienti depositanti.
Molti ritengono che questo "potere" delle banche (in generale) sia una sorta di "abuso", di "truffa" ai danni dei clienti (o ai danni di tutti nel caso delle banche centrali) e che questo "super potere", o "privilegio", non solo vìoli una malintesa "sovranità monetaria" (intesa come il primato del legittimo proprietario dei risparmi depositati di decidere cosa può o non può essere fatto con i propri soldi) ma è la diretta conseguenza, almeno in italia, di una ben precisa norma di legge... l'art. 1834 del Codice Civile.
Leggiamo cosa recita tale articolo:
«Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è OBBLIGATA A RESTITUIRLA NELLA STESSA SPECIE monetaria, alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l'osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi.
Salvo patto contrario, i versamenti e i prelevamenti si eseguono alla sede della banca presso la quale si è costituito il rapporto.»
Ecco, secondo un'opinione molto diffusa il "potere" assoluto e completamente discrezionale delle banche di fare "quello che vogliono" con i soldi ricevuti in deposito, deriverebbe dal fatto che la stessa legge italiana, conferisce alle banche "la proprietà" di tali depositi.
Ne consegue, almeno così pensano in molti, che se non fosse per quell'articolo, se la banca non fosse "proprietaria", non potrebbe fare quello che fa, non avrebbe "il potere" di fare "quello che vuole" con i soldi ricevuti in deposito.
In effetti è vero, se la banca non divenisse "proprietaria", sebbene CON OBBLIGO DI RESTITUZIONE, della somme ricevute in deposito, NON POTREBBE FARE ALCUN USO, ASSOLUTAMENTE NESSUNO, di tali somme, anzì, di più, sarebbe tenuta a restituire al depositante ESATTAMENTE LE STESSE "COSE", ovvero le stesse banconote e monete che sono state "fisicamente" consegnate dal proprietario originale alla banca.
IL PROBLEMA E' che, se le le cose stessero così, ovvero se in assenza di tale art. 1834 cc, la banche non acquisissero automaticamente la "proprietà" delle somme ricevute (CON OBBLIGO DI RESTITUZIONE) non sarebbe nemmeno possibile l'esistenza di servizi come il bancomat, e anche semplicemente la possibilità di prelevare contanti da una banca diversa da quella in cui è stato fatto il deposito, e non sarebbe nemmeno possibile fare pagamenti con assegni (a meno che questi vengano scambiati unicamente nella stessa banca dove è stata depositata la somma originaria, e senza comunque possibilità di "sostituire" le banconote depositate con altre diverse per taglio e numero seppur di equivalente "somma").
Questo perchè le banche non sarebbero autorizzate a restituire al depositante nulla di diverso da ciò che "fisicamente" è stato depositato.
In altre parole UNA BANCA CHE NON ABBIA LA "PROPRIETà" DEL "DANARO" (banconote, monete) RICEVUTO IN DEPOSITO NON POTREBBE ESSERE NULLA DI PIù CHE UNA SEMPLICE CASSAFORTE, dove uno "deposita" i SUOI soldi, e si può riprendere, esattamente i suoi e STESSI soldi che sono stati messi dentro.
Ovvero la banca non sarebbe nulla di più di una "cassetta di sicurezza", del cui contenuto infatti la banca non diviene mai proprietaria e non è tenuta in nessun caso a fare alcunchè.
A questo punto credo quindi che sia abbastanza chiaro che quel "privilegio" riconosciuto "per legge" alle banche, non è un "abuso di potere", un vero privilegio, ma è il "riconoscimento" formale, legale, di una CONDIZIONE GIURIDICA ASSOLUTAMENTE NECESSARIA per consentire alle banche di fare quello che fanno... ovvero di fare le banche e non le "cassette di sicurezza".
Non è un "privilegio", non è un "abuso di potere", non è una "violazione di sovranità monetaria" (malamente intesa), è una "necessità" giuridica e inevitabile.
Del resto coloro che depositano i propri risparmi in una banca, invece di tenerli sotto il matterasso, il mattone o in cassaforte, lo fanno di certo per la comodità dei servizi che il sistema bancario offre proprio in virtù della fatto che le banche possono "liberamente", scambiare, spostare di luogo, dare ad altri soggetti, le banconote fisicamente ricevute al momento del deposito.
Allora il cuore del problema, perchè in effetti un problema esiste, non è tanto che le banche abbiano o meno la proprietà del "danaro" depositato, ma piuttosto che tali somme depositate possano essere usate per prestiti ed acquisti di cui i depositanti non sono tenuti a sapere nulla e nemmeno hanno potere di "sindacare".
Però, domando, si può forse immaginare che i soldi depositati in banca non vengano usati per far prestiti?
Oggi in italia ormai non è più così (dato che i tassi di interessi sui piccoli risparmi sono pari a zero), ma fino a vent'anni fa, e tutt'oggi nel resto del mondo, chi deposita soldi in banca (invece di metterli in cassaforte) riceve un "compenso", una "rendita", calcolata secondo un tasso di interesse, ovvero una percentuale sulla somma depositata per un dato periodo di tempo.
C'è chi può dire di non sapere che tale compenso/rendita è il frutto di attività finanziarie delle banche, fatte con i soldi ricevuti in deposito, di cui la principale, tradizionale, storica, è proprio IL PRESTITO?
E si può forse immaginare che ad ogni prestito che la banca approva essa debba richiedere il consenso di ciascun titolare di deposito di danaro di cui la banca andrà a prestare?
No, credo proprio che ciò non si possa immaginare, perchè se le cose stessero così la banca non potrebbe fare la banca.
E del resto c'è veramente qualcuno che è interessato a sapere esattamente l'uso che viene fatto dei propri soldi depositati, ed in che misura (già perchè c'è anche un problema di calcolo di attribuzione della partecipazione dei singoli depositi per ogni operazione di finanziamento/credito, autorizzato dalla banca) fintanto che la banca rimane PER LEGGE, OBBLIGATA ALLA RESTITUZIONE?
No, non credo ci sia nessuno... anche perchè sarebbe quasi impossibile per i depositanti, anche fossero messi al corrente in ogni dettaglio, giudicare in modo opportuno la qualità delle operazioni finanziare quotidianamente approvate dalla banca.
Però, almeno in italia, dato che ormai le banche non riconoscono più alcun rendimento a fronte delle somme ricevute in deposito, ma anzi, le banche (in italia) pretendono di venire pagate dai correntisti per la fruizione dei servizi base che coinvolgo la sola movimentazione delle somme a deposito (per pagamenti e prelievi di contanti) si pone ragionevolmente la questione se sia ancora accettabile e "necessario", che le banche possano continuare ad usare liberamente ed in modo completamente discrezionale per le loro operazioni finanziarie, le somme ricevute in deposito, anche in considerazione del rischio che queste operazioni comportano.
La mia opinione è che forse E' ARRIVATO IL MOMENTO di cominciare a pensare e DI CHIEDERE, UN NUOVO TIPO DI CONTRATTO di "deposito" tra banca e cliente; un contratto in cui alla banca viene fatto esplicito divieto di includere le somme depositate tra quelle disponibili per le proprie attività finanziarie, tutte, nessuna esclusa, fatte salve tutte le operazioni di "movimentazione" necessarie per prelievi e pagamenti ordinati dal titolare del conto bancario.

lunedì 15 febbraio 2016

R-EVOLUTION (an idea of Hal Ex)

Today (24 Nov 2015) Lucy is been honoured with a Google Doodle on the 41st anniversary of her discovery.
Who is Lucy?
Well is nothing but a collection of fossilised bones that once made up the skeleton of a hominid from the Australopithecus afarensis species, who lived in Ethiopia 3.2 million years ago.
Researchers who support Darwin's THEORY OF EVOLUTION are used to think at this finding as one of the most important evidence that man kind is an "evolution" of previous animal spieces.
While "evolution" might be reasonable proven by the great number of fossils found by archaeologists which likely by the time and the location and the shape are evidence of living beings who lived in a subsequent time to each other and which their shape were gradually changing like in a "morphing" generational ongoing process, the Theory of Evolution, which is based on the idea that "changes" between generation are "random" and then "selected" by the natural law of "survivor of the fittest", is far from being proven and is indeed a very weak theory.
Unfortunately the Darwin's THEORY OF EVOLUTION is the only one that is "officially" accepted and supported by the so called scientific community (whatever that term might mean) as explanation of the evolutionary process.
The "theory" doesn't require any "design", any form of "intelligence" that attend to the evolution process, instead it suppose that all is happened by "chance" and environmental "selection" and so it better fit with the atheist ground on which are supposed to rely who deserve to be called a "scientific researcher".
As alternative to the "official" theory, I will now expose my own theory, the Hal's Theory of Evolution, which is kind of r-evolutionary theory but that in my opinion better fits with the available "evidences" and provide an original explanation of the evolution of living beings and doesn't rely on the inconsistent assumption that all existing species are the result of a "natural selection".
Why I state that natural selection and random changes on animal bodies is an inconsistent assumption?
Because is easy to observe in real life that a random small change on the living being DNA doesn't outcome in a new being with relevant differences from the source, and if the difference aren't relevant, then the process of "natural selection" cannot take place.
Let's make it clear with one example.
It is said, that birds are evolution of previous species that didn't have anything like "wings", they were plain terrestrial animals.
So it's obvious that unless a "random" change had suddenly made appear the wings to an individual whose parents were not provided of wings, then the the small modification that might have been appeared by chance and seems toward to a future shape of wings, isn't enough to differentiate the new individual from the spieces it originates and therefore isn't enough to provide the better survival ability which the birds are supposed to have in comparison to terrestrial.
So here is my theory.
I've observed that in nature "evolution" is a very common thing.
Think at how a human being turns from a single cell, to a complete body.
The "source" cell is the one that comes from the union of the female "egg" and the male "sperm" which both carries half of the human DNA.
Once the two half are together the resulting LIVING cell with the complete DNA set start to "reproduce" itself.
At the beginning the first few generations of cells are all same each other, but then something happens and the "differentiation" process take place.
So, by the time that generation and generations of cells comes to "life" we can observe that a number of different kind of cells are existing... all STILL carrying the same DNA!
So we can observe blood cells, tissue cells, skin cells, bone cells, brain cells, etc... etc... those are all carrying the SAME DNA, still they are "evolution" of the 1st cell, the union of egg and sperm, which must have had "inside" the "descriptions" of all the other cells that had to come after a number of generations.
How do scientist explain cells differentiation?
They say that the DNA contains the description of all the kind of cells that are part of the human body and for "some reason", each kind of cell is the "result" of just a "portion" of the DNA which is "activated" after are past a number of generations from the 1st source cell.
So each cells, despite it carries inside the whole DNA containing the description of all the cells, is just the result of one portion only of that DNA.
So, here is my guess.
What if the same "process" apply to the evolution of the living being species?
What if at the beginning there's a "source" living being that contains in it the description of all the future different species of animals (and/or plants) and those different species appears when, after a number of generation, their portion of DNA is "activated"?
We are used to think that primitive live being, the one from where we are suppose to be evolved, were very simple, as simple as a single cells living being.
So, we may imagine that the DNA of those primitive and unicellular living beings have to be somewhat "short", compared to the one of evoluted animals like a human being as a high degree of complexity require more organic informations.
Well, it seems that scientist, by studying the genomes, had proven the opposite.
According to recent findings (see here) «In the animal kingdom, the relationship between genome size and evolutionary status is not clear. One of the largest genomes belongs to a very small creature, Amoeba dubia. This protozoan genome has 670 billion units of DNA, or base pairs. The genome of a cousin, Amoeba proteus, has a mere 290 billion base pairs, making it 100 times larger than the human genome.»
Those findings are actually an evidence that support my Hal's Theory of Evolution as my theory assume that the primitive original living beings, despite their simple "shape", must have contained the description of the next species on which the original being will evolve slowly generation after generation.
Hal Ex
#HalEx

domenica 29 marzo 2015

SODOMA E GOMORRA E IL DIO CHE NON PUO' ESSERE

Chi non hai mai sentito pronunciare i nomi delle città di Sodoma e Gomorra?
Chi non sa che esse sono citate nelle libro delle Genesi, che fa parte della Bibbia Ebraica e Cristiana?
Chi non sa che, sempre in quel libro, è scritto che entrambe le città sono state distrutte (e quindi, inevitabilmente uccise le migliaia di persone, uomini, donne, bambini, anziani che vi risiedevano, inclusi i forestieri presenti al momento)?
Chi non sa che... sono state distrutte da Dio A CAUSA dei loro PECCATI?

Ecco se sapete tutte queste cose... sappiate anche che ce nè una di completamente sbagliata... l'ultima.

Nel libro della Genesi c'è scritto infatti che Dio mandò una pioggia di zolfo infuocato sulle città che vennero quindi distrutte. Che la pioggia di fuoco sia stata mandata da Dio non è necessariamente un'affermazione ma un'interpretazione di una fatto.
Per esempio, se avviene un potente terremoto, chi è che ha il potere di scatenarlo? un credente direbbe il potere ce l'ha Dio, per cui è lui quello che l'ha scatenato. Lo stesso dicasi per tutti i fenomeni "naturali"... è Dio che li comanda.
Ma questa affermazione è solo la "deduzione" di chi crede che ogni fenomeno naturale sia la conseguenza di un atto di volontà di Dio. Quindi Dio FA PIOVERE... certo, fa piovere acqua... per questo lo si prega e lo si ringrazia... ma FA PIOVERE anche zolfo infuocato, se gli pare. Ma nel testo biblico non viene affermato che Dio "parlò" e "DISSE" che avrebbe mandato il fuoco dal cielo che avrebbe distrutto entrambe le città e ucciso tutti gli abitanti. Quindi affermare che il fenomeno è stato un ATTO VOLUTO di Dio, è giusto solo se si presume che ogni cosa che avviene nel mondo sia per esplicita volontà divina. Una presunzione che però non è dimostrabile in alcun modo.
Al contrario si potrebbe ben affermare che il Creato, abbia una sua autonomia regolata dalle "leggi" che Dio stesso ha dato, che seguono il loro corso, e creano i loro effetti, in modo autonomo dalla volontà di Dio, il quale se interviene è eventualmente per "modificare" questi effetti, per far piovere quando non sarebbe piovuto o per non far piovere quando avrebbe dovuto. Non possiamo quindi "SAPERE" con certezza se la pioggia di zolfo infuocato sia esso un evento in qualche modo "naturale", che Dio non ha impedito di verificarsi, o che sia un atto deliberato di Dio mosso da UN MOTIVO.
Se fosse un atto deliberato, cosa che non è dato di sapere da quanto riportato nel racconto ma si può solo dedurre, quale sarebbe il motivo che avrebbe reso "giusto" una strage di tale proporzioni?
Si dice che il motivo sono I PECCATI... in particolar modo la tradizione si riferisce al libertinaggio sessuale arrivato a livelli parossistici; infatti il termine "sodomia", che si riferisce ad alcune "perversioni" sessuali, trae la sua origine proprio dalla città di Sodoma citata nel racconto (è un racconto, è diventato testo migliaia di anni dopo) Biblico.
Ma nel racconto non si fa cenno alcuno di questi "peccati". E neppure si afferma che Dio abbia spiegato la motivazione.
Viene invece detto che ci sono due uomini, definiti angeli, ma definiti uomini più sovente (evidentemente sono uomini che qualcosa di speciale che li rende "diversi") che affermano: «noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandati a distruggerli» (Genesi 19,13)
Sono questi "uomini", quindi, stando al racconto, e non Dio, coloro che sono autori della distruzione!
Questi "uomini", che però non sono completamente uomini normali, dicono di essere stati mandati da Dio"... gli si può credere oppure si può dubitare, ma di certo ci si può stupire che Dio agisca in prima persona mandando la pioggia di fuoco e che al contempo si dica che questi uomini sono stati mandati per compiere la distruzione... quale bisogno avrebbe Dio di quegli uomini se poi fosse lui solo ad aver agito? E poi, altra cosa... l'affermazione attribuita ai due "uomini", non fa alcun riferimento ad alcun tipo di "peccato" commesso dagli abitanti delle città.
Di più... sembrerebbe che Dio non sarebbe nemmeno stato mosso di propria iniziativa ma come "risposta" al "grido" innalzato (da chi?) contro gli abitanti delle due città.

Ora, stando così le cose, basandosi sul quando è detto nel racconto, si possono fare varie ipotesi sul rapporto tra quanto accaduto e questi "uomini/non uomini", ma di certo l'affermazione "Dio ha distrutto Sodoma e Gomorra per via dei loro grandi peccati", non trova alcun valido riscontro. La distruzione potrebbe invero essere stata conseguenza di un evento eccezionale ma "naturale" come... una pioggia di meteoriti incandescenti che avrebbero poi dato le fiamme allo zolfo che in quella regione (a sud del Mar Morto) è talmente concentrato da essere presente in forma di "sassi" in superficie che sono altamente infiammabili!

O potrebbe anche essere stato un atto di distruzione deliberato da parte di questi "uomini/non uomini" dotati di poteri superiori. Di sicuro di "peccati" non si parla. Nemmeno nei Vangeli, quando viene riferito di Gesù che cita Sodoma e Gomorra (Luca 17:28-29) non si parla di "peccati". Le parole attribuite a Gesù sono infatti: "Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti."
Mangiavano, bevevano, compravano, vendevano... insomma... una vita "normale".

E' IMPORTANTE quindi capire che l'idea di un Dio che "uccide", che stermina, intere popolazioni per via dei loro "peccati" è un'idea che NON TROVA RISCONTRO nel racconto Biblico è che invero sembrerebbe altamente incoerente con l'idea di un Dio "giusto" ma che si fa prendere dall'ira e che punisce con la morte "i buoni" perchè vivono affianco dei "cattivi"... più che "giustizia divina" appare molto più come un tipo di comportamento e di (in)giustizia molto "umana".

Del resto a sottolineare che un Dio così, ovvero un Dio che uccide o fa soffrire come conseguenza dei "peccati" di uno o di molti, non è il "vero" Dio, c'è un intero racconto che nella Bibbia prende il nome di Libro di Giobbe e che purtroppo è assai poco conosciuto e preso in considerazione quando invece è l'unico libro, ed è anche un libro intero, dedicato al rapporto tra la sofferenza umana e la volontà di Dio.
In poche parole nel libro di Giobbe ciò che viene evidenziato è che il "comune modo di credere", comune anche allora millenni e milleni fa, che la sofferenza sia una punizione inflitta da Dio a causa dei peccati propri o perfino altrui, è semplicemente SBAGLIATO.
Nel racconto di Giobbe, alla fine, dopo un confronto diretto tra Dio e Giobbe, giunto dopo continui lamenti di Giobbe e accuse a Dio di essere ingiusto o quantomeno cinico spettatore delle sofferenze umane, Dio dice a Elifaz il Temanita (uno di quelli che diceva appunto che le sofferenze di Giobbe erano la giusta punizione divina dei suoi peccati): «La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe. Prendete dunque sette vitelli e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi; il mio servo Giobbe pregherà per voi, affinché io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe». Cioè!? Giobbe, che ha parlato al limite del blasfemo, ha detto "cose rette", e gli altri tre, che si vantavano di conoscere i pensieri e le ragioni di Dio e spiegavano il dolore di Giobbe come conseguenza dei suoi peccati (o anche non suoi, ma di qualcuno collegato a lui per via genealogica) sono quelli che "non hanno detto cose rette" e sui quali Dio si accende d'ira(!).


domenica 15 febbraio 2015

FATE L'AMORE... FATE LA GUERRA.

In questi giorni, navigando in Youtube alla ricerca dei documentari di History Channel, mi sono imbattutto in uno riguardante la scoperta della mitica città di Troia; il chè mi ha portato a rinfrescarmi un po' la memoria sull'Iliade di Omero e mi ha ispirato alcune riflessioni in tema con i miei post precedenti pubblicati sulla mia pagina Facebook.

La prima riflessione riguarda l'eterno conflitto tra chi si ritiene più intelligente e razionale negando che qualcosa esista basando il suo giudizio sulla "mancanza di prove" e riducendo il racconto Omerico al rango di creazione di pura fantasia, e chi invece ritene che qualcosa possa esistere, anche in mancanza di prove del tipo "smocking gun" (pistola fumante), e che in quel racconto ci sia "del vero".


Ora, al pari dei così detti "cerchi nel grano", anche per i "racconti" (ovviamente anche quelli delle scritture così dette "sacre"), sebbene possano essere frutto gli uni di opera umana, gli altri di fantasia, ciò non significa che i primi siano necessariamente tutti opera umana, e i secondi tutti frutto di fantasia.
Ma questa banale considerazione sembra non turbare molto le granitiche certezze di coloro che basano la prova dell'inesistenza di qualcosa sulla mancanza di prove (a loro piacenti) dell'esistenza e sistematicamente giudicano (in modo irrazionale) falso il tutto per la falsità di una sua parte.
Venne poi il giorno che le rovine di Troia vennero finalmente ritrovate (grazie agli incessanti sforzi di chi credeva che Omero raccontasse qualcosa di realmente accaduto... non certo grazie a chi lo negava) e quelli che ritenevano la sua esistenza il frutto della fervida fantasia di un uomo, dovettero mordersi la lingua.

Omero era un cantastorie, non c'era nessun libro al tempo in cui raccontava di quell'epica battaglia, al tempo non esisteva nemmeno un alfabeto greco... i greci non sapevano scrivere; ma la sua storia piacque a tal punto che qualcuno decise di inventare un alfabeto, l'alfabeto greco appunto, per immortalare quella storia e non lasciarla al destino di un solo cantastorie.

Ma sebbbene non si possa più considerare l'Iliade il solo frutto della fantasia, non si può nemmeno attribuire al racconto il rango di perfetta e puntuale cronistoria di una guerra accaduta cinque secoli prima che egli nascesse. L'Iliade si può considerare un "romanzo storico", al pari, per esempio, dei Promessi sposi, o di molti racconti Biblici, dove in un determinato contesto storico realmente accaduto vengono inseriti elementi che possono essere (ma non necessariamente lo sono) di fantasia.
Ora, qui lo spunto per la seconda riflessione; secondo il racconto Omerico la guerra di Troia fu causata da una fuga d'amore. Elena, la giovane e bellissima moglie di Menelao (non più giovane e forse nemmeno bello), fratello del re greco Agamennone, fugge con il suo "vero amore", Paride, il giovane (e forse bello) figlio di Priamo re di Troia... e guerra fu!

Il trailer del film blockbuster Troy (2004), si apre con le parole del re Priamo che dice al figlio innamorato (traduco dall'inglese, il trailer ufficiale in italiano non sono riuscito a trovarlo): "Ho combattuto molte guerre nella mia vita, alcune per avere la terra, alcune per il potere, alcune per la gloria... suppongo che combattere per l'amore abbia molto più senso che combattere per tutto il resto".
Ora, la domanda sorge spontanea: cosa è più verosimile? che le vicende amorose tra Elena, Paride e Menelao siano davvero la causa scatenante di una guerra di dimensioni epiche? o che questo conflitto "amoroso", se realmente accaduto, sia solo il pretesto per dare il via ad una guerra contro Troia che i greci progettavano già da tempo per ben altri motivi? o che addirittura la fuga di Elena con Paride sia solo una pura invenzione di Omero (o di chi prima di lui) per unire in un solo racconto amore ed eroismo e renderlo così più accattivante per il suo pubblico maschile e femminile?
Credo sia probabile che molti faticheranno a trovarsi d'accordo con le parole di Priamo: "suppongo che combattere per l'amore abbia molto più senso che combattere per tutto il resto".
E' ben più probabile che i greci desiderassero impossessarsi di Troia per la sua ricchezza dovuta alla posizione strategica al centro di un crocevia di intinerari commerciali, dove, in particolare, passava molto rame e stagno, da cui il bronzo e, nell'era del bronzo, chi controlla il commercio di rame ha nelle mani un grandissimo potere; così come sarebbe poter controllare il commercio del petrolio ai giorni nostri.
Quindi, diciamo che è probabile che la vicenda amorosa fosse niente di più che un pretesto, semmai c'è stata. 

Ma, e qui vengo al cuore della mia riflessione, se l'amore può essere il pretesto per una guerra... allora bisognerebbe considerare l'amore qualcosa di molto pericoloso.

Difatti (ecco il punto) molti fervidi atei, illuministi, razionalisti, oppositori di ogni religione, sostengono che esse dovrebbero essere bandite perchè sono solo "un male", e "causa di guerre".
Se fosse giusto bandire tutte le religioni perchè tutte causa di guerre, allora, ragionando razionalmente, stando a quanto ci racconta Omero, bisognerebbe anche bandire tutti gli amori per la stessa ragione.
Ovvio che nessuno, nemmeno i fervidi atei sedicenti illuminati razionalisti arriverebbe a tanto, a chiedere di bandire l'amore; chi può credere veramente che l'amore possa essere causa di una guerra? e tantomeno di tutte le guerre? E anche se ci fosse una storia d'amore in qualche modo collegata ad una guerra essa non può essere nulla di più che un pretesto.
Giusto! dico io... e allora domando: e come mai invece è così facile credere che le religioni tutte, in particolare quella Cristiana, siano la causa delle guerre? Non sono forse i Vangeli Cristiani colmi di insegnamenti all'amore fraterno tra gli uomini?
Non può invece essere che le guerre avvengono per altri motivi e la religione, se c'entra è solo un pretesto?

Come dice Priamo? "Ho combattuto molte guerre nella mia vita, alcune per avere la terra, alcune per il potere, alcune per la gloria"; stranamente non vengono citate le religioni... non ce n'è bisogno per fare una guerra ;)

Eppure, basta dare una veloce lettura a qualsiasi discussione in Internet che abbia per argomento Dio o la Bibbia e sempre, ma dico sempre, c'è quello che dice che le religioni sono un male per l'umanità, immancabile causa di guerre; ovviamente l'affermazione viene detta da qualcuno che si definisce razionale e che definisce idioti chi crede in qualunque religione. Perfino nei commenti ad un documentario riguardante la ricerca delle rovine delle città di Sodoma e Gomorra citate nella Bibbia, c'è quello che ripete il "tantra" suddetto.

Un esempio qui:
"There has been more misery, more torture, more murder, more theft, more rape and more rapine done in the name of Christianity than for any other individual reason" (tradotto: c'è stata più miseria, più torture, più uccisioni, più furti, più stupri e più razzie fatte nel nome della Cristianità che per qualsiasi altro motivo).

Ma mi domando e dico... ma questi sedicenti razionalisti, ma un minimo di cultura storica generale l'hanno studiata a scuola? o durante le lezioni di storia erano sempre immancabilmente ammalati?

Io, devo dirlo sinceramente, sono sempre stato refrattario a studiare storia... tutte quelle date e quelle... guerre! ma qualcosa, per quanto poco mi è rimasto.
Ma, l'impero Romano, almeno gli italiani dovrebbero averlo studiato. Tutte le guerre di espansione da Roma a tutta la penisola, a tutta l'europa dell'est, dell'ovest e del nord fin'anche quasi in Scozia... e poi giù, nel continente africano, a conquistare perfino l'egitto. Con cosa hanno fatto le guerre i romani? con gli stuzzicadenti? i morti ci sono stati? gli stupri? le torture? le razzie? Più di mille anni di storia costantemente segnati da guerre... e Cristo non era nemmeno nato ancora.
Ma pensiamo alla storia "recente"; alle guerre di espansione della Francia di Napoleone... guerre di religione? Alle guerre di espansione della Germania nazista... guerre di religione? Ai carri armati russi che scorazzano per le città di mezza europa dell'est per portare la giustizia e la libertà comunista ai popoli poveri e oppressi confinanti con la grande madre Russia. Alla guerra di indipendenza Americana... guerra di religione? Alla guerra di secessione Americana... guerra di religione? Ma pensiamo a qualcosa di veramente più vicino a chi è Veneto e polesano, come me... le continue guerre di confine tra la Serenissima Repubblica di Venezia e gli Estensi; guerre di religione?
Ovviamente... no, no, no.
E' assolutamente falso, storicamente falso affermare che le guerre nella storia dell'umanità hanno avuto come causa scatenante principale una qualsiasi religione.
Del resto sfido chiunque a trovare nei Vangeli Cristiani una sola frase in cui Gesù istruisce i suoi discepoli ad andare in giro per il mondo a far guerre in suo nome. E pure nella Bibbia, nei testi dell'antico testamento, non c'è nessuna indicazione in tal senso; tant'è che per gli Ebrei proselitismo e apostolato sono concetti completamente estranei alla loro religione.
Ma nei programmi scolastici italiani, oltre a prevedere l'insegnamento della TEORIA evoluzionistica come se fosse l'unica spiegazione logica/razionale possibile (figurarsi quanto è razionale credere che dal caos e dal caso venga l'ordine perfetto, quando è di tutta evidenza che le cose, abbandonate a sè, degradano progressivamente... ma questo è un altro discorso), vengono insegnate la famigerate "Crociate" presentate immancabilmente come le guerre di religione dei Cristiani, teatro delle vicende più atroci della storia.
E ovviamente... c'è chi ci crede... epperforza! te lo insegnano a scuola!

Prima cosa: le atrocità.
Vero, ci sono state... ma sono una prerogrativa dell Crociate? Voglio dire... guardatevi il film Troy, con Brad Pitt che, impersonando Achille, dopo aver ucciso Ettore lo lega al suo carro e ne trascina il corpo tutto attorno alle mura della città sotto gli occhi colmi di orrore e di disperazione del padre di Ettore,Priamo. Si parla di circa 3200 anni fa... circa 1200 anni prima di Cristo... circa 2400 anni prima delle Crociate.
E Cristo stesso? non è stato forse oggetto di una terribile tortura per mano dei soldati romani prima di morire?
Frustato con fruste uncinate che ne strappavano le carni, costretto a portare il peso della propria croce, inchiodato mani e piedi, infilzato con una lancia... mi pare che come tortura sia abbastanza.
Guardare il film La passione di Cristo (2004) può servire per avere una vivida rappresentazione del livello di crudeltà in uso tra i Romani al tempo di Cristo, duemila anni fa, mille anni prima delle Crociate. 

O magari guardiamoci Braveheart - Cuore impavido (1995) in cui si narrano le gesta dell'eroe scozzese che, nel 1305, venne infine catturato, impiccato e quindi squartato. La sua testa venne infilzata su un palo appuntito e posta sul London Bridge; le sue membra poste in maniera raccapricciante a Newcastle, Berwick, Edimburgo e Perth. E la religione non c'entra per nulla, tantomeno quella Cristiana.
E per ultimo un altro cenno di storia che sarebbe bene che fosse più conosciuto, dai Veneti per primi e dal resto degli "occidentali"... il martirio del generale della Repubblica di Venezia Marcantonio Bragadin, Rettore della città-fortezza di Famagosta, ricco porto sulla costa orientale dell'isola di Cipro, nell'anno 1571.
Tratto da Wikipedia: Bragadin venne imprigionato a tradimento e mutilato al viso (gli vennero mozzate ambedue le orecchie e il naso), quindi rinchiuso per dodici giorni in una minuscola gabbia lasciata al sole, con pochissima acqua e cibo. Al quarto giorno i Turchi gli proposero la libertà se si fosse convertito all'Islam, ma Bragadin rifiutò. Il 17 agosto del 1571, tratto già quasi esanime dalla prigionia e con gravi ustioni sul corpo, fu appeso all'albero della propria nave e massacrato con oltre cento frustate, quindi costretto a portare in spalla per le strade di Famagosta una grande cesta piena di pietre e sabbia, finché non ebbe un collasso. Fu quindi riportato sulla piazza principale della città incatenato a un'antica colonna e qui scuoiato vivo a partire dalla testa, anche se morì prima della fine della tortura. Le sue membra squartate vennero distribuite tra i vari reparti dell'esercito e la pelle, riempita di paglia e ricucita, venne rivestita delle insegne militari e portata a cavallo di un bue in corteo per Famagosta. Il macabro trofeo, insieme alle teste del generale Alvise Martinengo, del generale Astorre Baglioni, di Gianantonio Querini e del castellano Andrea Bragadin, venne issato sul pennone di una galea e portato a Costantinopoli.


Seconda cosa: le cause.
Leggo da WikipediaNel XVIII secolo, con l'Illuminismo, si arrivò a considerare le Crociate come il frutto di un'epoca fanatica e superstiziosa.
Certamente gli "illuminati" illuministi avranno le loro buone ragioni razionaliste per affermare che le Crociate fossero il frutto di fanatismo e superstizione ma io credo che se questi illuminati si sono potuti permettere di esistere e di esprimere i loro sprezzanti giudizi sulle Crociate devono ringraziare proprio quelle guerre. L'illuminismo è nato in europa, nell'europa Cristiana, non nell'arabia musulmana... e non è un caso. Infatti, con l'unica eccezione dello stato pontificio, il Cristianesimo in europa ha sempre avuto a che fare con uno stato non teocratico senza che questo creasse particolari problemi di fede dato che nei Vangeli Cristiani è famosa la frase attribuita a Gesù: "Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio".
Leggo da Wikipedia: "Questo passo è stato interpretato variamente e considerato un insegnamento sul laicismo o sull'obbedienza alle autorità civili."
Tale accodiscendenza teologica nei confronti del laicismo è decisamente assente nell'Islam, dove lo stato teocratico è considerato invece la naturale conseguenza della fede musulmana.
Cosa c'entra questo con le Crociate? C'entra, perchè chi non stava dormendo alle lezioni di storia alle medie, o non era ammalato, dovrebbe sapere cosa sono "i mori".
Con questo nome (derivato dal latino Mauri) gli Spagnoli designarono gl'invasori musulmani che a partire dal 711 occuparono la maggior parte della penisola iberica. E più o meno nello stesso periodo i "mori" sono stati anche ad un passo dalla penisola italica, conquistando la sicilia nell'827 e istituendovi un emirato che è durato circa due secoli e mezzo. Musulmani che invadono l'Europa ad ovest, dalla spagna, a sud, dalla sicilia e nord africa (in mano al "feroce Saladino"), a est dall'avanzata dell'impero selgiuchide, poi impero ottomano.
Leggendo questa pagina http://cronologia.leonardo.it/mondo17a.htm , dove vengono sinteticamente riportare tutte le crociate, è facile capire come queste, avessero ben poco a che fare con i Vangeli e gli insegnamenti Cristiani, ma piuttosto con la riconquista, o liberazione di terre e città prese e occupate dagli invasori arabi (pensate ad Alessandria d'Egitto, dove sorse la prima comunità Cristiana per opera dell'evangelista Marco, invasa dagli arabi del califfo Umar nel 639, e da cui, nell'828, alcuni mercanti veneziani trafugarono le spoglie dell'evangelista per portarle a Venezia dove venne realizzata, per custodirle, la basilica di San Marco).

Allora, riepilogando... storicamente le religioni (in generale e quella Cristiana in particolare), come l'amore, non sono realmente le cause delle guerre, possono, semmai, esserne stato un pretesto per una piccola parte di tutte le guerre combattute nella storia dell'umanità.


A questo punto arriva il solito illuminato razionalista a dire: beh, ma se si tolgono le religioni, si toglie il pretesto.

Certo... e allora? senza pretesto non si fa la guerra? ma quanta beata ingenuità!
Senza un pretesto, semplicemente se ne trova un altro.
Eppoi, se la logica razionale è quella di disprezzare e ritenere deplorevole e dannoso per l'umanità tutto ciò che nella storia è stato usato come pretesto per le guerre, allora dovremmo bandire non solo le religioni, ma la democrazia, il comunismo e anche...

l'amore.